Le Repubbliche Marinare

Amalfi, Genova, Pisa e Venezia.

Fin da piccoli, a scuola, ci hanno insegnato che, nel medioevo, queste quattro città affermarono il loro dominio sui mari, attestandosi come vere e proprie repubbliche. Ma queste non furono le uniche repubbliche marinare italiane. Certo, questo quartetto di città è stato il più famoso; ma quello che vi proponiamo oggi, è un viaggio fra tutte quelle città che hanno potuto fregiarsi di tale titolo prestigioso.

Quindi, ecco a voi le repubbliche marinare italiane più e meno note!

Lo stemma della marina militare, uno scudo che ha come perimetro una corda, presenta i simboli delle quattro repubbliche principali: Venezia e Genova in alto; Amalfi e Pisa in basso.

Il termine
Il titolo di Repubblica marinara è di origine ottocentesca; nessuno degli stati che vi illustreremo si è mai definito tale, ma è stato un attributo dato dagli storici romantici per indicare l'indipendenza, l'autonomia economica, il possesso di una flotta, l'essere una città stato, avere fondachi (edifici che fungevano da magazzino) e consoli di città straniere, averne di propri in altri luoghi, battere una propria moneta, aver partecipato alle crociate o alla lotta contro i pirati, e avere un governo di stampo repubblicano. Ogni città che ha avuto tali caratteristiche, è stata definita "Repubblica Marinara".
Le Repubbliche Marinare furono importanti per l'impulso dei commerci medievali, per la circolazione delle idee, delle scoperte tecnologiche e per le arti. Si affermarono, in genere, dopo temibili saccheggi a partire dal X secolo, entrando in competizione sia col mondo arabo che con quello bizantino. Alcune di loro, addirittura, sopravviveranno fino alla fine del XVIII secolo.

Tavola sinottica che mostra il tempo di nascita e fine di ogni Repubblica. Oltre alle quattro canoniche, vediamo Ancona, Gaeta, Ragusa (Croazia) e Noli (Liguria).

Amalfi
Prima Repubblica a raggiungere un'importanza di primo piano nel panorama mediterraneo. Nell'839 d.C. raggiunge l'indipendenza da Napoli, e da lì comincia la sua ascesa commerciale, affiancata da grandi innovazioni tecnologiche come la bussola, inventata da Flavio Gioia, oltre a fornire un codice marittimo importantissimo come le tavole amalfitane. Le alleanze coi Bizantini e col Papa resero potenti i nobili amalfitani, che agirono, nell'ambito del regno longobardo, come una vera e propria città stato. Le lotte intestine  la indebolirono, e già nel XII secolo la città era nell'orbita normanna.

Duomo di Amalfi
Genova
Distrutta dai Saraceni, risorge nel X secolo; indipendente dal 958 d.C. diviene, dopo una manciata di decenni, un porto importante per i crociati in partenza per la Terra Santa. Alleandosi con Pisa, libera il Mediterraneo occidentale dai Saraceni, e questo consente il suo fiorire commerciale, il cui apogeo si ha nel XIII secolo, dopo aver sconfitto Pisa e Venezia; mentre Amalfi, nel frattempo, era ormai stata assimilata da altre casate regnanti, sparendo dalla storia delle Repubbliche Marinare. Liguria, Corsica, Sardegna, Egeo, Crimea. Questi sono alcuni dei territori sotto il controllo genovese, che però era in mano a poche famiglie. Questa oligarchia de facto, porterà al suo lento declino. Soverchiata dalla crescente potenza milanese, Genova vedrà ridimensionare la sua influenza nel corso dei secoli, fino al suo secondo apogeo, in epoca cinquecentesca, tanto che la stessa economia spagnola dipenderà dai prestiti dei banchieri genovesi. La repubblica crolla in epoca napoleonica.

Palazzo San Giorgio a Genova
Pisa
Nata nell'XI secolo, intensifica i suoi commerci nel Mediterraneo scontrandosi diverse volte con i Saraceni, risolvendo definitivamente il problema alleandosi con Genova, come detto precedentemente. Governata da un consiglio di anziani, acquisisce l'indipendenza de facto nel 1081. Liberato il Mediterraneo occidentale dai Saraceni, conquisterà le Baleari; mentre il suo potere si rafforzerà, fornendo servizi ai crociati. Città ghibellina, di conseguenza avversaria della guelfa Genova, raggiunse l'apice del suo splendore fra il XII ed il XIII secolo, quando venne costruita la scenografica piazza dei Miracoli, simbolo del suo potere. Dovendosela vedere anche con Siena e Firenze, perse forza e di conseguenza declinò. Nel 1406 viene annessa a Firenze.

Complesso di piazza dei Miracoli a Pisa
Venezia
Indubbiamente la Repubblica più famosa e potente di tutte. Fondata nel 697 dagli abitanti veneti, che cercavano di sfuggire alle scorrerie degli Unni, la città, costruita su palafitte infisse nel suolo fangoso di una laguna, fu nell'anonimato per secoli. I rapporti commerciali con l'impero Bizantino la fecero acquisire progressivamente sempre maggior potenza, fino a quando, poco prima del 1100, non cominciò ad espandersi nell'Adriatico, conquistando Istria e Dalmazia. Governata da un'oligarchia capitanata dal doge, la città fiorì fondando colonie, nel XIII secolo, in Grecia, Siria ed Egitto. Nel XIV secolo la sua moneta, lo Zecchino, divenne una delle più potenti d'Europa; nel XV secolo, i suoi territori si espansero fino alle porte di Milano, arrivando addirittura a conquistare Bergamo. Nel XVI secolo, con la battaglia di Lepanto, la città raggiunge l'apogeo del suo potere, che poi porterà ad una lenta decadenza fino alla conquista napoleonica e all'entrata nell'orbita asburgica, periodo in cui perderà la sua indipendenza.

Palazzo ducale a Venezia

Le altre Repubbliche
Come precedentemente detto, ci sono state anche altre repubbliche marinare:
Ancona: dopo la devastazione saracena dell'839 d.C., subisce varie dominazioni, fino all'indipendenza nell' XI secolo. Ostacolata da Venezia, riuscì a sopravvivere grazie all'alleanza con i Bizantini e con la Repubblica di Ragusa. Porta d'Oriente dell'Italia centrale, raggiunse il massimo splendore quando, nel 1447, Papa Eugenio IV la definì Repubblica. Caduta Costantinopoli, cominciò il declino della città e l'entrata nell'orbita dello Stato Pontificio.
Ragusa: città della Dalmazia che si impose come porto mercantile nell' XI secolo. La caduta di Costantinopoli la fa entrare, nel 1204, nei territori veneziani. La sua zecca è stata attiva per sette secoli.
Gaeta: autonoma dall'839 d.C., raggiungerà l'apice della sua potenza nel X secolo, tanto da essere considerata la piccola Venezia del Tirreno. Il potere del suo Duca, essendo limitato dal Gran Consiglio, le farà assumere una configurazione amministrativa simil-repubblicana. Attiva, insieme a Napoli e ad Amalfi, nella lotta contro i Saraceni, li sconfiggerà nel 915 d.C. Nel 1032 una crisi dinastica, la fa entrare prima nell'orbita del Principato di Capua e, in seguito, dei Normanni.
Noli: le crociate fecero la fortuna di questa città, che riuscì a smarcarsi dall'influenza della vicina Genova, di cui divenne alleata nel 1202, ad appena dieci anni dalla sua nascita. Tale alleanza però la rese un protettorato di Genova e, non battendo moneta propria e venendo offuscata da una vicina tanto potente, finì ogni attività marinara e mercantile a termine delle Crociate, terminando così la sua parentesi storica più importante.

Mappa delle otto Repubbliche Marinare

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