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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

L'incastellamento

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Fra il 920 ed il 1030 saraceni , ungari e normanni imperversavano sulle coste italiane portando avanti incursioni e saccheggi. Le popolazioni, spaventate, si ritirarono nell'entroterra, su rilievi isolati, arrivando a costruire castelli e fortificazioni che includevano l'intero abitato. Questo fenomeno prenderà il nome di incastellamento. Motta and Bailey, uno dei primi tipi di castelli medievali. Fra le mura in legno si può notare il villaggio, dove si svolgeva la vita dei sudditi del signore del castello Il fenomeno fu così diffuso ed importante, per l'intero mondo occidentale, da divenire una caratteristica peculiare del mondo medievale. Tutto cominciò quando i saraceni, partendo dai porti controllati dali arabi, gli ungari da est ed i normanni, dalle regioni settentrionali dell'Europa, cominciarono, fra il IX ed il X secolo, ad attaccare e fare razzia dei villaggi costieri. Col potere dell'impero carolingio ormai in crisi, i feudatari cominciarono a fort

Cenni di Araldica

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L'araldica è lo studio del blasone, comunemente chiamato stemma araldico, di una casata. I blasoni sono detti anche armi o scudi perché in epoca medievale i simboli ed i colori comparvero su degli scudi. L'araldica è quello studio che ha lo scopo di individuare, riconoscere, descrivere e catalogare gli elementi grafici utilizzati, nel loro insieme, per identificare in modo certo una persona, una famiglia. L'araldica si è sviluppata nel Medioevo in tutta l'Europa come un sistema coerente di identificazione, non solo delle persone, ma anche delle linee di discendenza (in quanto il blasone poteva essere trasmesso in eredità ed esprimere il grado di parentela), il che la rende, malgrado tutto, un sistema unico nel suo tempo. Non esiste una teoria veramente soddisfacente che possa spiegare la nascita e il repentino sviluppo dell'araldica, in tutti i paesi d'Europa. La maggioranza degli studiosi ritiene sia apparsa nel XII secolo con la nascita dei tornei, utilizzata

Jus primae noctis: un falso storico

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Durante il Medioevo, in moltissime città, sembra che vigesse il cosiddetto "jus primae noctis" , secondo cui la novella sposa dovesse giacere, la sua prima notte di nozze, con il duca o il barone del luogo, con l'obbligo di dimostrare di essere anche illibata. Questo diritto/dovere (diritto per il feudatario, dovere per la sposa), in realtà, non è mai esistito. Lo "jus primae noctis" infatti, non è altro che un'invenzione letteraria diffusasi nei decenni che segnano il passaggio tra il Medioevo e l'Età Moderna. Difatti, di esso non vi è traccia né nella legislazione dei cosiddetti regni romano-barbarici, di cui abbiamo ampie conoscenze, né tanto meno nella legislazione longobarda, analizzata in ogni singola virgola dagli antropologi e dagli storici. Analogo discorso è valido anche per la giurisprudenza carolingia, per quella del Sacro Romano Impero e per quella dei comuni. In nessuna dei sopra citati ordinamenti giuridici vi è traccia del diritto alla

Consigli di lettura: La vita quotidiana nel medioevo

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Il medioevo, l'età di mezzo fra quella classica e quella moderna. Un periodo, durato più di mille anni, dove strutture sociali secolari si sono create. Strutture sociali che hanno influenzato il modo di vivere, la cultura e le abitudini quotidiane degli abitanti dell'Occidente. Un insigne studioso francese del novecento, Robert Delort, ha scritto un saggio la cui lettura è alla portata di tutti. Il lavoro spiega nei minimi dettagli la vita quotidiana di tutti gli strati sociali che hanno caratterizzato il complesso tessuto umano dell'epoca, il loro ambiente di vita, le relazioni che intercorrevano fra loro, arrivando ad analizzare persino gli schemi mentali che caratterizzavano le azioni dell'abitante medievale. Un ritratto dell'evoluzione europea attraverso un millennio di profondi cambiamenti, dove si è passati dall'accantonamento del modo di vivere classico alla fondazione di muovi modelli, dapprima rozzi e, nel corso dei secoli, sempre più raffinati

Historie Medievali The life of: Boemondo di Taranto

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Ora era uno, per dirla in breve, di cui non s'era visto prima uguale nella terra dei Romani, fosse barbaro o Greco (perché egli, agli occhi dello spettatore, era una meraviglia, e la sua reputazione era terrorizzante)... Anna Comnena, Alessiade. Principe di Taranto, comandante della Prima Crociata, signore di Antiochia. Boemondo, al secolo Marco in onore del patrono della città di Canosa, nacque nel 1058 a Canosa di Puglia. Figlio di Roberto il Guiscardo, duca di Puglia e Calabria, e Alberada di Buonalbergo, di stirpe normanna. Boemondo si distinse nel corso della sua vita per le sue grandi abilità politiche e strategiche in battaglia. Boemondo di Taranto Comandato da suo padre, partecipò all’attacco portato contro l’esercito bizantino in penisola balcanica; fra il 1082 ed il 1084 comandò l’esercito normanno, durante l’assenza di Roberto il Guiscardo, conducendo l’esercito in Tessaglia e a Larissa. Questo attrito coi bizantini influenzerà i rapporti futuri del

Le regole di una giostra medievale al tempo del re Alfonso XI di Castiglia (1330 circa)

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Al tempo di re Alfonso XI di Castiglia, egli fondò nel 1330 l'Ordine delle Bande, creò una serie di regole sul cavalierato, stilando uno statuto. Tali regole erano centrate prettamente su due principi: comportamento e sul combattimento di un membro del cavalierato. Una parte di questo statuto è riferito alla "Giostra medievale", esso è uno dei primissimi testi che abbiamo ritrovato risalenti al medioevo. Noi ci limiteremo a descrivere le otto regole principali durante una giostra, che grazie a questo statuto di re Alfonso XI di Castiglia, riusciamo a riproporvelo. Codice Manesse Prima regola I cavalieri giostranti devono dichiarare di correre soltanto quattro corse e non di più. In queste quattro corse un giostrante dovrebbe colpire il suo avversario, rompendo la sua lancia, il cavaliere il quale  non ha rotto la propria lancia colpendo il suo avversario, sarà il vincitore perchè non ha rotto la propria lancia nello scontro. Seconda regola Si dichiara, se u

Proposte di lettura: Amin Maalouf - Le crociate viste dagli Arabi

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Tutti noi siamo a conoscenza degli attuali fatti di cronaca che riguardano il medio Oriente. I fondamentalisti islamici infatti, hanno indetto una crociata contro l'Occidente cristiano, esattamente come il mondo cristiano fece ormai quasi mille anni fa. Da dove nasce tale astio? Indubbiamente le crociate sono state uno degli elementi scatenanti della contrapposizione fra questi due mondi: quasi mille anni fa i cristiani invasero i territori musulmani per liberare le terre dove Gesù Cristo predicò e diffuse il suo credo, dando così il via ad una contrapposizione che, fra alti e bassi, va avanti da mille anni. Capire le origini di tale conflitto di civiltà, mai come oggi, è basilare. In tal senso molti lavori sono stati scritti: tutti partono dal punto di vista dell'uomo occidentale; ma Amin Maalouf, giornalista libanese autore di diversi libri di successo, ha analizzato il fenomeno storico delle crociate dall'altro  punto di vista, quello dei musulmani. Maalouf offre

I tornei e le giostre

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Quando si pensa ai tornei medievali, la mente va subito ai cavalieri dei film, alle armi che cozzano, alle pesanti armature ed ai cavalli che indossano lunghe gualdrappe. Il tutto non è molto lontano dalla realtà. I primi tornei, o perlomeno le prime testimonianze di essi, risalgono all'XI secolo, mentre, nella prima metà del XII secolo, il gallese Goffredo di Monmouth, mette in evidenza la differenza tra gli aspetti della singolar tenzone (la sfida a due) e quelli relativi agli spettacoli di abilità militare. Per ciò che concerne invece i luoghi in cui questo tipo di "attività" vede la luce, bisogna dire che il torneo cavalleresco nasce, senza dubbio, in Francia per poi, da lì, diffondersi in tutta Europa. Giostra medievale Entrando nel dettaglio della contesa, c'è da sottolineare che il torneo è differente dalla giostra. Infatti, il primo è un combattimento collettivo, il cui nome deriva dal francese  "tourner", ovvero "girare", mentre l